lunedì, ottobre 20

Domenica 26 ottobre 2008 la stagione continua.



Domenica 26 Ottobre, nell’ambito della quarta Stagione Cameristica della “Società dei Concerti di Bari”, alle ore 18,00, presso il Teatro Royal di Bari, l’Orchestra da Camera “Società dei Concerti di Bari”, propone al suo pubblico barese un nuovo e interessante appuntamento domenicale pomeridiano; in programma, accanto a Richard Strauss, due importanti e riconosciuti autori pugliesi, Ottavio De Lillo e Luigi Morleo.


Del compianto De Lillo, geniale compositore recentemente scomparso, sarà eseguita l’intensa Suite nostalgica per orchestra d’archi. Nel rendere omaggio a questo autore barese la scelta non poteva che ricadere sulla sua splendida musica cameristica, una produzione che rifugge da astruserie moderniste e da incomprensibili linguaggi contemporanei che egli per natura evitava. La musica di De Lillo risulta all’ascoltatore sempre estremamente lineare, chiara, trasparente, in molti aspetti quasi “rotiana”; è questo fu forse il più grande pregio di una produzione musicale che necessita sicuramente di maggiore spazio nell’ambito delle Stagioni Concertistiche.

Al contrario, la musica di Luigi Morleo si caratterizza per le incisive melodie, le armonie intense e cangianti, i ritmi forti e deboli che si rincorrono e persistono in un concentrato di movimenti e stili. Più in particolare, le armonie usate sono spesso intrecciate da flussi contemporanei sempre finemente plasmati, il ritmo è cangiante, vario eterogeneo, mentre la melodia si intaglia tra gli strumenti con attenzione alle armonie, ma spesso si stempera in elementi improvvisativi che si possono definire filo-minimalisti. Tutti questi elementi sono riscontrabili nella partitura “Il Concerto per i popoli” per fisarmonica e orchestra d’archi, opera espressamente composta su richiesta dell’Associazione “Società dei Concerti di Bari” e dedicata al fisarmonicista Francesco Palazzo, che ne sarà il primo interprete; domenica, infatti, l’Orchestra da Camera della stessa Istituzione terrà a battesimo e sottoporrà al giudizio del pubblico la nuova e convincente fatica di questo prolifico musicista e percussionista pugliese.

La manifestazione sarà conclusa dall’impegnativa composizione di Richard Strauss Metamorfosi per 23 archi, opera importante perché nell’itinerario personale del compositore essa designa la rinuncia delle possibilità sonore e timbriche dell’orchestra sinfonica, spesso massiccia nelle opere di Strauss. L’organico da camera, insolito per il numero dei componenti, è utilizzato ai fini di una grande espressività che si associa ad un’intima misura e compostezza dei colori e delle dinamiche, lontano dalle tipiche magniloquenze di questo artista, che comunque anche in questo lavoro non rinuncia ad una polifonia strumentale di tessitura estremamente complessa.

Francesco Scoditti
[in foto il direttore Matteo Bettinelli e Francesco Palazzo]

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